61 – Breaking Bad 4/6

Breaking Bad recensione stagione 3

ATTENZIONE: IL SEGUENTE ARTICOLO CONTIENE SPOILER CHE NON OLTREPASSANO GLI AVVENIMENTI DELLA TERZA STAGIONE

-A fine articolo troverete i link per le recensioni delle stagioni precedenti-

4. Salto di qualità: Recensione Breaking Bad stagione 3

Scrivere questa recensione per me sarà un tormento considerando il modo in cui si è chiuso l’episodio 13.

Il livello di tossicodipendenza è salito ancora: adesso è arrivato a “Toh, nel cast c’è un Giancarlo Esposito, vediamo che dice la sua pagina di Wikipedia… Un momento! E se ci fosse qualche spoiler? Controllerò dopo la quinta stagione che è meglio!

I personaggi che girano intorno a Walt sono diventati un elemento cardine: sono così affezionato a loro che ho continuamente paura che ci lascino le penne. Prima Hank, poi Jesse, hanno quasi superato la soglia del sopportabile per i miei nervi tesi.

I nuovi volti si sono inseriti in un modo così equilibrato nel cast principale che a fine stagione viene da considerarli come se ci fossero sempre stati.

In generale sui personaggi è stato fatto un lavoro magistrale, e seguendo la serie non puoi non sentirti parte del cast.

Credo che la terza stagione funzioni bene proprio per questo: ognuno percorre un sentiero che lo spettatore vuole sapere dove vada a finire.

Mi piacerebbe approfondire il discorso su alcuni personaggi:

Skyler: ha superato tutte le aspettative verso di lei e si è dimostrata un personaggio con carattere (elemento spesso raro nei comprimari femminili), sviluppandosi in maniera molto interessante.

Hank: è stato sorprendente vedere come è dietro la sua facciata di duro, e la scena dell’ascensore ha rappresentato degnamente il conflitto che si è trovato a vivere. Sembrava improbabile che ci si potesse affezionare a un simile personaggio, eppure gli sceneggiatori ci sono riusciti.

Pinkman: in questa stagione è cambiato tantissimo, dopotutto ha dovuto affrontare un periodo terribile. Insieme a Hank mi ha fatto tremare!

Walt: ha finalmente cacciato fuori il carattere, credo proprio che ci saranno delle belle sorprese nelle prossime stagioni!

Insieme a quella dell’ascensore, ci sono delle scene indimenticabili che non posso non citare:

Il primo giorno di lavoro di Walt nel laboratorio. Non so per quale motivo in particolare, ma credo sia per quella specie di leggerezza inserita in mezzo a episodi che ormai di leggerezza non possono più parlarne.

L’episodio in cui Walt e Jesse restano incastrati nel camper con Hank che tenta di entrare.

La rottamazione del camper nello stesso episodio che per i più affezionati può essere considerata come la morte di un personaggio.

La sparatoria che coinvolge i gemelli Salamanca e Hank, in cui il riflesso sulla testa pelata del poliziotto grasso diventa una miscela ipnotica che ti fa risuonare nella testa un campanello (quello della seconda stagione).

Walt che investe e spara gli spacciatori prima che avessero ucciso Jesse.

La telefonata alla fine dell’ultimo episodio.

Un elemento che ho gradito particolarmente in questa stagione sono i dialoghi e tutte quelle scene che non facevano proseguire la storia e non aggiungevano granché alla trama. In particolare i dialoghi, come il discorso che Walt fa in ospedale riguardo il giorno in cui si operò e i semafori per strada erano tutti verdi. Credo che contribuiscano a dare una sorta di realismo alla storia.

Chiedo scusa ma non posso trattenermi oltre senza sapere come diavolo continua!

Gli episodi precedenti:

brba
Introduzione
Stagione 1
Recensione Breaking Bad Stagione 1
Recensione: Breaking Bad stagione 2
Recensione: Breaking Bad Stagione 2

2 risposte a “61 – Breaking Bad 4/6”

  1. Ho attraversato così di fretta le diverse stagioni di BB che non sono riuscita a distinguerle le une dalle altre. Capolavoro assoluto.

    1. In effetti se non mi fossi fermato ad ogni finale stagione per scrivere la recensione non ci sarei riuscito neanche io!

Dì la tua: sarà un piacere discutere con te!