19. Tre più uno

Mondo cane posso muovermi nel tempo!

Macchina del tempo

Esatto, posso rimediare agli errori passati e proporvi letture per il periodo estivo il 25 maggio e non il 27 settembre! Ecco a voi amici naufraghi!

27 Settembre 2012

L’autunno è alle porte, e le ha decisamente anche varcate queste porte, i ritmi cambiano e qualcosa nella testa torna a pesare, per chi ancora sul collo sente qualcosa appartenente al proprio corpo e non a un qualcosa di esterno.

La scuola ricomincia, il lavoro anche, e per le casalinghe abituatesi ad una realtà diversa ritornano anche per loro le solite stoviglie e i soliti comizi giornalieri con le colonie di acari.

Lasciamo fuori dal discorso che sto per fare chi non sente il passaggio di stagione se non nel clima, perché il lavoro lo occupa 365 giorni l’anno, giusto perché tirare fuori qualcuno è un abitudine utile a quanto pare per distrarre chi hai messo dalla tua parte. Improvvisate le linee di una nuova dittatura sintetizzo l’introduzione nuovamente e concludo il discorso di apertura: è tornato il cosiddetto “stress”, e per qualcuno non se ne è mai andato (apriamo di nuovo il post a tutti, che ancora non si hanno gli ascoltatori adatti per una dittatura). Dunque è questo probabilmente il momento meno indicato per proporre letture, anche perché appena qualche mese prima il post poteva avere un titolo come “i libri da portare sotto l’ombrellone”, e sarebbe stato sicuramente il più indicato. Approfittando di questo momento poco indicato a pubblicizzare delle letture, ne propongo tre, e visto che siamo in periodi di saldi (credo), ne aggiungiamo un altro gratuito, per la quota di quattro. Non si tratta di libri per passare il tempo, almeno non li considero tali, e probabilmente è necessario ricavare del tempo per approfondire determinati argomenti anche e soprattutto in periodi di grande attività, evitare quindi di affidare il sopramobile poggiato sul collo al fiume del mondo: si tratta di un prestito poco vantaggioso, prende il lotto in tutta la sua interezza e te lo restituisce completamente svuotato.

Dunque propongo i libri in offerta, approfittate del tre più uno!

“Stato e anarchia” di Michail Bakunin

stato e anarchiaÈ un genere che ho trovato un po’ difficile a dire il vero, almeno all’inizio ho dovuto leggere più volte le pagine precedenti, anche perché non essendo diviso in capitoli o in parti era sempre difficile capire quando interrompere e quando riprendere. Parla principalmente di storia, ma come si può capire dal titolo è anche intriso di filosofia anarchica. Il personaggio era seguito da un po’, e trovatomi a scegliere di cominciare con qualcosa, perché con qualcosa bisogna pur cominciare, ho trovato questo libro e l’ho letto. Dopo l’ultima pagina il primo istinto è di ricominciare da capo, anche perché dopo che si entra in sintonia con un autore le pagine scorrono più rapide. Probabilmente quindi lo comincerò di nuovo, ma non posso non consigliarlo. Il consiglio che ripeto è l’attenzione a non perdere il filo del discorso né durante la lettura, né riprendendola dopo una pausa. È comunque un libro che va letto velocemente e con motivazione.

“La morale anarchica” di Kropotkin

morale anarchicaAnche se ha un titolo che sembra richiamare il testo precedente, si tratta quasi dell’opposto.

Ovviamente la mia è una dichiarazione volutamente esagerata, in ogni caso si tratta di un trattato molto breve (meno di cinquanta pagine), suddiviso in capitoli e decisamente chiaro. L’autore si pone un obiettivo, crea le condizioni per delle determinate domande e nel corso dei capitoli dà al lettore una risposta. Ovviamente le divergenze tra i libri sono di forma (dimensioni, struttura e argomenti), ma convergono allo stesso risultato.

“Utopia” di Tommaso Moro (Thomas More)

utopiaÈ una perla di saggezza che ho buttato giù in un giorno solo. E pensare che dopo l’introduzione non mi andava neanche più di leggerlo, poi ho deciso di continuare e mi sono staccato quando l’ultima pagina che stringevo tra pollice e indice destri era quella di cartone che racchiude terza e quarta di copertina.

“l’arte della guerra” associato al nome di Sun Tzu

sun tzuÈ un classico della letteratura cinese che mi è capitato per caso tra le mani e che ho deciso di leggere quando ho riflettuto sul significato di conflitto. Avere dei suggerimenti su come affrontare le vicende quotidiane, il saper sostituire termini militari associandoli a quello che ci circonda nelle circostanze di battaglia è decisamente utile.

Detto questo mi auguro che non venga preso per un qualcuno da rigettare in una delle solite categorie, anche perché già questo blog non ha una grande fama, ma se poi a leggerlo sono anche persone del genere, la faccenda si farebbe decisamente triste.

[…]

3 risposte a “19. Tre più uno”

  1. “un libro che va letto velocemente e con motivazione”, poche altre parole dicono così tanto su cosa ci aspetta…

  2. mi manca kropotkin… ma son letture che andrebbero fatte a scuola, secondo me.
    se solo ci fossero degli insegnanti anziché degli impiegati statali…

    1. se riesci a recuperarlo è molto piacevole… per il discorso della scuola starei ore a parlarne. Probabilmente ne parlerò anche in altri post.

      Mi fa piacere tu sia passato da queste parti! 🙂

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