Youtube mi propone video di 10 anni fa, e mi spiega la vita

Ho notato che di tanto in tanto Youtube ti suggerisce in home dei video senza un reale motivo, è il caso di questo qui (che a quanto pare Google non ritiene degno di essere mostrato in un iframe per contenuti inappropriati).

Se cliccate su quel link troverete un giovanissimo Alessandro Masala (Shy di Breaking Italy) all’età di 12 anni (potrebbe non essere l’età reale ma solo quello che ho pensato quando l’ho aperto) che racconta quello che all’epoca – e parliamo di dieci anni fa – considerava le notizie più interessanti.

Ovviamente ho visto tutto il video.

Quello che mi ha colpito inaspettatamente è la sezione del Signor Fregacazzi (al minuto 5:02) in cui parla di un dissing che Vasco fa nei confronti di Ligabue per non so quale motivo.

Il fatto è che io dieci anni fa ero un fan del Liga, e per anni ho guardato quel me stesso con orrore e disprezzo finché non ci ho poi fatto pace e messa una pietra sopra.

Clicca sulla foto per vedere la serie su Prime

Ho iniziato SOLOS: una serie amazon antologica con sette episodi dalla durata di 30 minuti l’uno. Conclusa. (Ogni parola di questa frase sembra essere perfetta per me!)

Dopo i primi tre episodi, ho individuato la tematica che accomuna le varie puntate: il rapporto che abbiamo con noi stessi.

In ogni episodio – con un espediente ogni volta diverso – è raccontato il personaggio che ne è protagonista attraverso un’analisi introspettiva che spesso tocca corde molto delicate che aprono le porte della commozione.

Il tutto è condito da un pizzico di fantascienza che definisce il contesto, e che è perfetta per far immergere lo spettatore nella vicenda senza doversi fare troppe domande.

Ricordo con chiarezza che su questo blog ho già parlato di Caparezza e di De André, e mi ritrovo ancora in sintonia con questi gusti nonostante siano passati tanti anni, tant’è che ho perso un paio d’ore buone su Youtube, a recuperare i video di Mad Ang (che l’algoritmo ha inserito nella mia home tra i consigliati).

Mad è uno Youtuber americano che fa recensioni soprattutto musicali, e in questo periodo sta sfornando una serie di video dedicati alla musica italiana di tutti i tempi (da Faber ai Maneskin).

Ho provato un senso di soddisfazione inspiegabile quando ha visto per la prima volta Caparezza in Mica Van Gogh, mi sono emozionato con lui nell’ascoltare Il testamento di Tito e mi sono commosso nel vedere Albachiara in live al Modena Park.

Vengo al punto in cui tiro tutti i fili tessi nel post: io Vasco lo conosco molto poco, e questo perché da fan di Ligabue avevo deciso che era mio nemico (ovviamente non sono mai stato convinto di questa faida, ma fatto sta che oltre ai pezzi più famosi ignoro ancora adesso gran parte della sua discografia).

Come ho detto sopra a un certo punto ho odiato quel me stesso passato, per poi accettarlo senza rancore.
Tuttavia quando ho sentito del dissing di dieci anni fa, mi sono ricordato esattamente di come vissi quella notizia schierandomi dalla parte del mio beniamino, e mi viene da ridere della mia ingenuità e del mio dubbio gusto.

Questo è un piccolo esempio di un qualcosa che accade in continuazione quando Facebook ci propina i ricordi: ci sentiamo stupidi per qualcosa che non ci rappresenta più.

Credo che dovremmo tenere a mente questa verità, e capire che nonostante ognuno di noi viva pensando di essere la persona giusta e buona che “sa di essere”, in realtà si tratta di un’illusione che probabilmente è frutto dell’istinto di autoconservazione.

Chissà cosa succederebbe se più versioni di noi stessi potessero incontrarsi nello stesso tempo… (AMMICC AMMICC, riferimento a SOLOS).

Alla luce di queste osservazioni ho deciso di recuperare tutta la discografia di Vasco per fare un bel dito medio al Winston passato, e visto che con il bastone ci vuole la carota, ho deciso di riscrivere su questo blog, così da dimostrargli che comunque gli voglio anche bene.

Dì la tua: sarà un piacere discutere con te!