4.Pioggia pesante e origami

3…2…1… in onda!

Benvenuti siori e siore a questa nuova puntata della serie più noiosa del web con il vostro amico naufrago Winston che per chi non lo sapesse vi manda sue notizie dalla sperduta e gigantesca Brobdingnag, e che senza il bisogno o la richiesta di alcuno ha deciso di cominciare un nuovo blog associando ad ogni nuovo post un altro passato, o forse è l’inverso.

Sul post di oggi non ho molto da dire, si tratta di un videogioco, per ora l’unico ad essere analizzato e/o recensito e probabilmente l’ultimo visto che nonostante il modo di propormi abbastanza ironico mi sono imposto un certo tipo di serietà  per questo blog, ma questo lo si potrà notare meglio nelle prossime puntate.

Visto che passerà molto tempo prima che potrò parlare ancora di videogiochi, ne approfitto per fare due chiacchiere prima di passare al diario di bordo del giugno scorso… anzi, per rendere la cosa ancora più imbarazzante, improvviserò un’auto-intervista, poi forse farò una visita al mio psichiatra per affrontare problemi di scissione della personalità.

Signor Winston, lei per una vita intera è stato prigioniero sulla minuscola isola di Mikiput, cosa l’ha portata a compiere un gesto così forte come quello della f uga?

-Mi scusi ma lei non avrebbe dovuto farmi domande riguardo il mio rapporto con i videogiochi?

L’immensità di Brobdingnag le ha fatto cambiare idea sulla scelta che ha fatto? Ritornerebbe sulle spiagge dei Mikiputziani legato per terra da centinaia di corde sottili e tanti piccoli omini che le camminano addosso?

-Potrei cambiare intervistatore?

[(voce fuori campo) certo, ha perfettamente ragione sig. W… tu sei licenziata, la condanna a morte si terrà domani all’alba! Ovviamente sig. W lei è invitato!]

-Veramente avrei un impegno

Ci terrei veramente tanto signore, dopotutto lei è stata la mia unica persona intervistata. Ah già devo completare con un punto interrogativo perché uscirà scritto in corsivo come se fosse una domanda?

-Vedrò di liberarmi. Non posso prometterle niente. Ora magari passiamo all’intervista.

[(voce fuori campo) Peter tocca a te! Ti resta una sola domanda, poi dobbiamo mandare la replica del servizio del 17]

D’accordo capo! Signor Winston, cosa ne pensa dei videogiochi?

– Vede, credo che sia un discorso molto complesso da fare. Non posso non ammettere che si tratta di un mondo molto affascinante che propone sensazioni difficili da provare altrove. Certamente si tratta di un passatempo, e come ogni cosa può diventare molto pericolosa se usata in maniera eccessiva, ma non direi niente di nuovo parlando dei danni che può causare.  Non riuscirei a sbilanciarmi molto sull’argomento: se da un lato non posso non notare come il mondo video-ludico si sia evoluto e abbia raggiunto livelli artistici impressionanti, e contemporaneamente rimpiango amaramente i videogiochi di vecchia generazione, dall’altro non posso che ammettere quanto di fatto sia molto limitata l’utilità che hanno nei settori che sono al di fuori del divertimento fine a se stesso.

Tuttavia talvolta continuo a risvegliarmi videogiocatore, anche se questo accade sempre meno spesso. Quando scrissi il seguente post avevo da poco vissuto un’esperienza di gioco molto particolare che propongo a chi per sbaglio si trova a leggere queste parole, si trova fino a questo punto del post, ha una play station 3 e il controller PS Move… Dubito sia possibile riuscire a trovare un lettore con tutte queste caratteristiche… sarebbe già molto se ci fosse un lettore!

p.s. diversamente dall’edizione originale, inserirò al termine del post un link di una canzone inerente al discorso appena fatto. Canzone che ricomparirà in futuro su questo blog!

17 giugno 2012

In questo breve post vorrei fare una piccola recensione di un videogioco che ho acquistato ultimamente.

Si tratta di heavy rain move edition.

Se non si vuole tener conto del fatto che dopo averlo iniziato nasce in te una strana voglia di cominciare a spiegazzare fogli quadrati per creare l’aspetto di oggetti e animali (si, in poche parole origami); non si possono non considerare le innovazioni che questo gioco ha portato nel suo mondo.

Innanzitutto il tutto si presenta come un film interattivo, nei contenuti extra, disponibili man mano che si prosegue nella storia, è possibile vedere i “provini” dei presunti attori; ovviamente si tratta degli stessi personaggi digitali.

Sempre parlando di attori poi va detto che esiste anche un cast originale che ha dato voce, volto e movimenti ai personaggi (e ci somigliano anche parecchio).

Ma fin qui tutto sembra normale. Ciò che maggiormente mi ha impressionato è l’assoluta libertà di scelta: la storia prosegue davvero seguendo le decisioni e gli errori del giocatore.

La rivoluzione di questo gioco non la si può comprendere se non giocandoci; io consiglio la versione move: le ho provate entrambe, ma con il controller-gelato è tutta un’altra storia.

Della trama non posso che parlarne per grandi linee, visto che  chiunque gioca ha un’esperienza completamente diversa. Posso dire che si tratta di un Thriller, c’è un assassino da individuare (che sfuggirà fino all’ultimo dalla mente dei più acuti investigatori), un bambino da salvare, un mistero da svelare.

Il giocatore impersonificherà quattro diversi personaggi: il padre del bambino rapito, una giornalista interessata al caso, un agente dell’FBI e un investigatore privato.

Non saprei più che dire; se muore uno o più personaggi il gioco continua (non c’è il Game Over), è possibile far usare ai personaggi anche i servizi igienici, fargli fare la doccia e l’assassino è…

4 risposte a “4.Pioggia pesante e origami”

  1. Prima volta che vedo un’auto intervista sui videogiochi! 🙂

    1. Anche al mio psicologo è piaciuta. Devo essergli simpatico: mi ha proposto di incontrarci più spesso 😉

      1. A proposito di giochi…mi piacerebbe chiederti una cosa, magari via mail altrimenti qui si fa lungo e complesso. Posso scriverti? Il mio indirizzo è questo che uso nei commenti 😉

        1. Ti ho mandato un’e-mail 😉

Dì la tua: sarà un piacere discutere con te!