ATTENZIONE: Il seguente articolo potrebbe esplodere per la cultura eccessiva in esso contenuta, i deboli di cuore sono pregati di astenersi alla lettura!
Capitolo 2: Brividi (clicca qui per l’episodio zero)
É noto a tutti -grazie alle molteplici testimonianze di Erodoto- che le persone poco importanti non finiscono nei libri di storia.
Così accade quasi sempre, ma esistono delle eccezioni, almeno considerando la storia post-grandepuffica del secondo millennio d.G. (dopo Gargamella).
A dimostrare questa brillante teoria c’è la vicenda di Ajahagathraz. Si tratta (per quei pochi ignoranti che non la conoscono) di una delle schiave più importanti della storia per la rivoluzione che condusse nel mondo (dei modi di dire).
Era nella servitù del re della Groenlandia, e l’anno in cui divenne famosa era molto speciale. Come tutti sanno in Groenlandia si era soliti organizzare competizioni sportive ogni quattro anni nella città di Olimpia (da cui il nome di olimpiadi), e quello era uno di quegli anni.
La celebrazione della fiaccola inizialmente consisteva nella rottura di una lastra ghiacciata enorme con una scultura in avorio rappresentante un cottonfioc.
Accadde che proprio durante la cerimonia di inizio dei giochi, Ajahagathraz disobbedì alle regole del re, che vietava la rimozione del cerume da parte degli schiavi, e ripulì le orecchie dalla sporcizia di una vita usando proprio la scultura in avorio.
Il re fu ovviamente disgustato dalla scena e la mandò al rogo (la scultura in avorio ovviamente).
Non avendo più cosa usare per dare il via alle olimpiadi scelse proprio Ajahagathraz. Tenuta per gli arti da quattro guardie infatti, la schiava funse da ariete, e da allora ogni quattro anni toccava alla schiava che riusciva ad accumulare più cerume dalle proprie orecchie, il prestigioso compito di spaccare la lastra.
Fu così che col passare degli anni e con la nuova abitudine di dar fuoco a tutto il cerume, che i giochi olimpici che cominciavano con il ghiaccio, introdussero le gare con le fiamme.
Ma a Ajahagathraz non dobbiamo soltanto questo: in antico Groenlandese la parola schiava si scrive jfnebckao che somiglia molto al suono della parola jdjegghhbchshchshchushgd (che significa conversazione).
Ed è proprio da queste vicende che nacque il famoso modo di dire: una conversazione per rompere il ghiaccio.
N.b. Alcune capre sostengono che le olimpiadi nacquero in Grecia, se anche tu vuoi dire NO all’omofobia, denuncia chiunque affermi ciò alla polizia o agli Avengers. Grazie.
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